Il Seme – 33/2013

Luisa ritorna in Angola dopo aver terminato gli studi

10 anni e 3 mesi, sono passati in queste terre lontane dall’Angola mia terra natale! Le vie del Signore sono infinite e i suoi pensieri non sono i nostri pensieri; ci indirizza Lui stesso secondo i suoi disegni, secondo i suoi piani. E così, senza mai essermelo sognata, tanto meno immaginata, sono venuta in Italia all’università di Pisa!
Sono stati anni lunghi e difficili ma nell’Amore di Dio e adesso eccomi di ritorno a casa.
Dal non sapere una parola di italiano al poterlo parlare correttamente; dalla mia giovane età, a farmi una donna; dall’aver paura di tante cose al vivere una grande fiducia in Dio; dal mio nulla al tanto ricevuto da persone di gran cuore e fede, è stato tutto un percorso di insegnamenti anche se non sono mancate le amarezze e difficoltà, tipiche del percorso che ho fatto e che chiunque al posto mio e a modo suo avrebbe provato e trovato.
È stata una vera scuola in tutti i sensi, ho imparato tanto da tutti quelli che nel mio cammino ho incontrato; ma soprattutto le Suore di Valserena che mi hanno accolta, sostenuta e “sorvegliata” con le loro preghiere e affetto e hanno avuto un ruolo fondamentale in tutto questo periodo e instancabilmente hanno pensato a ciò che mi era necessario per vivere. Così in tutto ciò sono riuscita ad arrivare in fondo a questo percorso conseguendo una Laurea in Tecniche Erboristiche (appartenente alle Scienze Farmaceutiche) all’università di Pisa il 12/12/2012 con una tesi su alcune piante angolane. È stata come una vera battaglia, dove i momenti in cui volevo lasciare perdere tutto e tornare a casa non sono mancati, ma la grazia di Dio e l’ausilio di Maria Vergine non mi hanno mai abbandonata. Tutto questo grazie a persone che mi sono sempre state vicine o comunque il loro affetto arrivava anche se da lontano.
Così sono arrivata alla fine con nessun altro desiderio se non quello di tornare finalmente a casa nella speranza di portare il mio piccolo contributo a quel grande paese dell’Angola che ha tanto bisogno. Sarà dura riadattarmi dopo tanto tempo ma di sicuro il fatto che finalmente sarò a casa solleverà le difficoltà; comunque mi rimane la bellissima famiglia italiana che mi sono guadagnata in questi anni; un bellissimo regalo, una grandissima forza per me e un bel ricordo che nessuno mi toglierà e rimarrà sempre nel cuore!
Ringrazio cosi tutti i benefattori che tramite le Suore ho avuto, i genitori di suor Manuela i miei nonni del cuore, le amiche e amici di suor Manuela, specialmente don Falchi e tutti gli altri, la signora Neda di Cecina, la signora Monica, la signora Teresa, la signora Luciana, i miei compaesani Costantino e Josè che appena arrivata li, sono stati cosi gentili ad aiutarmi a conoscere e a capire come era il nuovo mondo dell’università di Pisa a cui andavo incontro; e tutti coloro che di cuore sincero e caritatevole mi sono stati vicini come la dott.ssa Melania, Jessica, Teresa, Stefania, Victorine, Denise, Germane, suor Jessy, suor Fabiola della Tanzania, e tutte le suore del convento di Pisa (Suore dell’Addolorata) specialmente la madre Daniela e la superiora suor Stefania, a loro un grazie infinito e perenne. Infine devo aggiungere che c’è più gioia nel donare che nel ricevere, così dicono i grandi nel percorso delle opere di carità, io potrei scrivere tantissimo per dire in fondo un’unica cosa: esprimere la mia gratitudine alle Suore che mi hanno dato la possibilità di arrivare fin qui.
Nei piani del Signore era tutto scritto, ma per me non è stato così facile capirlo, tant’è che, nei momenti più bui ho detto: ma chi me l’ha fatto fare? E questo non una volta sola ma pian piano trovavo la risposta nel cuore e mi dicevo ancora: chi potrebbe essere se non Dio? E così ho imparato ad accettare le circostanze così come sono, senza più tanta paura come se non avessi un’ancora di appoggio e sicurezza!
Con stima e gratitudine,

Luisa Amélia Selumbo

n. 33/2013 – Agosto 2013
Direttore Responsabile: sr. M.Laura Rossi Zanetti