Visita al Soke di Madre Giovanna di Matutum

Non so esprimere la mia gioia per questa visita, perché l’ho sentita prima di tutto come un regalo del Signore per me. A parte l’impressione immediata che ti può fare un paese comunista con infiniti controlli agli aeroporti appena tra la gente si percepisce che è un paese cattolico e che il cattolicesimo è vissuto con gioia, basta partecipare a una messa in una parrocchia di Luanda. La messa a cui ho assistito era in memoria di una catechista recentemente deceduta in un giorno feriale in una è parrocchia nella baraccopoli. La partecipazione è incredibile. La gente prega con tutta se stessa, l’omelia solida…insomma ti senti a casa.

La mia grande aspettativa nell’arrivare al Soke era di ammirare il nuovo monastero che sapevo appena finito e che mi è davvero piaciuto per l’essenzialità e la praticità. Certo, manca ancora la chiesa e le sorelle sono costrette a pregare in una stanza molto piccola, ma tutto il resto è terminato e con grande sapienza. Il paesaggio è bellissimo e quando i giardini intorno al monastero saranno tutti finiti sarà bello e pieno di fiori: ci sono già gerani nel chiostro. La proprietà è bella e hanno già piantato parecchi alberi da frutta e il lavoro della farmacia è ben impostato e con la qualità cistercense.

La comunità mi ha fatto impressione per il bene che circola e per l’interesse a imparare. Stanno a sentirti per ore e non si sa come fa come fanno ad attendere anche alla cucina e ai servizi vari. Certo, l’argomento era la preghiera e la liturgia che è il cuore della nostra vita. Mi sono goduta molto questa amicizia semplice e profonda con le sorelle e credo che ha creato un legame tra loro e la nostra comunità. Questa comunità è un seme di pace in un’Angola che certamente è già sulla strada della risurrezione dopo la micidiale guerra che ha falciato il paese. Quando avranno la chiesa sarà un centro spirituale di richiamo per tanti. Le vocazioni che hanno sembrano solide anche se la comunità non è molto numerosa, è in crescita.

Devo dire che ho lasciato un pezzetto di cuore tra loro.

Madre Giovanna