Un sacerdote, un seminarista e uno studente…
Per la seconda volta ho avuto la possibilità di trascorrere alcune settimane in terra Angolana, dove la nostra diocesi di Ozieri, da qualche anno, ha una presenza missio-naria in Diocesi di Kikolo, nella periferia della capitale Luanda. Fu proprio in occasione di quella prima visita che conobbi suor Geltrude, monaca Trappista originaria della Sardegna, e coltivavo da tempo il desiderio di un ritorno in Angola, anche per conoscere meglio la testimonianza delle sorelle della Trappa di Soke e nel mese di agosto ho avuto la possibilità di concretizzare il viaggio, accompagnato da Diego, seminarista della mia diocesi, e Cristiano, un giovane studente delle scuole superiori. Ci hanno accolto le sorelle monache con una gioiosa festa “africana” di musica e canti, facendoci da subito sperimentare la bontà del loro cuore. Grazie alla conoscen-za della lingua portoghese e alla fraterna accoglienza del cappellano del monastero, ho potuto presiedere più volte la celebrazione della S. Messa, parlare con le monache, conoscere un po’ meglio il carisma della Trappa, la storia di vita e il cammino vocazionale delle sorelle. Sono rimasto molto colpito dalla bellissima testimonianza di vita di madre Antonia e madre Manuela, partite con suor Geltrude dal Monastero di Valserena in Italia, per dare inizio alla nuova fondazione in terra d’Africa. Nonostante la guerra, la devastazione e gli innumerevoli disagi, il Monastero divenne, in breve tempo, un vero e proprio cenacolo della speranza, dell’accoglienza dei più poveri e vittime, e questo solo grazie alla profonda vita di preghiera e di comunione, di fiducia totale nella Provvidenza. Il sorriso e la gioia delle monache, tante ormai di origine Angolana, delle giovani in formazione, delle novizie, è generato anche dal sangue versato negli anni della guerra da tanti fratelli e sorelle innocenti, vittime dell’odio e dell’e-goismo. Davvero in quella terra ricolma di tanta fede e di tanta speranza, l’amore ha vinto su tutto il male di cui il cuore dell’uomo è capace quando è lontano da Dio! La Trappa è proprio questo: generare l’amore in terra, attingendo alle fonti dell’Amore del Padre e della Trinità, grazie ha una vita donata nella gratuità, nella clausura come spazio di preghiera totale e di adorazione, di meditazione della Parola di Dio! Questa è la comunità che ci ha accolto, che porto nel cuore con gratitudine, per la quale prego, augurando giorni ricolmi di luce e di serenità.
Don Luigi
n. 40/2015 – Dicembre 2015
Direttore Responsabile: sr. M.Laura Rossi Zanetti