Il Seme – 3/2003

La forza del seme

Semina la pace con un gesto di bene e di giustizia

Il recente conflitto iracheno e la trentennale guerra civile angolana, ripropongono con forza il grande interrogativo sulla guerra e sulla pace.
Si parla e si scrive di guerra giusta, ingiusta, per legittima difesa, guerra preventiva. Le parole del Santo Padre, a questo proposito, sono davvero illuminanti: “La guerra è sempre una sconfitta per l’umanità”.
D’altra parte la pace cristiana non è “pacifista”. La pace cristiana “pacifica” i cuori senza strumentalizzazioni. E’ un’instancabile ricerca per capire cos’è o cosa non è il nostro Bene. E il Bene conduce alla Verità. E “La Verità vi farà liberi”, dice il Signore. Dialogo continuo, quindi, grande solidarietà, esercizio costante della diplomazia, indispensabili premesse di una pace giusta fra i popoli. Infatti alla vigilia della guerra in Iraq, il Papa lanciava, nonostante tutto, il suo ultimo messaggio di speranza: “C’è ancora tempo per negoziare!”
Tuttavia, la pace, lo sappiamo troppo bene dalla storia umana, non è sempre possibile. In un tempo come il nostro di grandi mutamenti epocali e rotture anche insanabili con il trascendente, la guerra può essere inevitabile solo per una giusta causa. E’ una tragica necessità che dev’essere proporzionata al suo risultato, alle conseguenze di azioni militari devastanti per la sopravvivenza delle popolazioni e dello stesso pianeta. In sostanza l’estremo ricorso alle armi non deve mai provocare mali e disordini peggiori del male da eliminare. La vera pace di Cristo non è tale senza giustizia, senza quella tenera forma d’amore che è il perdono contro ogni vendetta o rivalsa. “Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono”, ripete il Papa. E noi abbiamo tanto bisogno di pregare per questo, di amare, di essere amati. E l’amore cristiano è pura gioia di adorare Cristo l’infinitamente amabile. Se è vero che ogni morte d’uomo mi diminuisce, per un cristiano spegnere una sola vita, vuol dire negare la propria, estromettersi da Cristo mettendo in croce l’anima fino alla perdizione. La pace di Cristo per noi è anche la nostra Eucaristia. La certezza, cioè, che attraverso la carne e il sangue di Cristo crocefisso e risorto, la morte è morta. Del resto, se non siamo carne e sangue di Cristo cosa siamo?

n. 3/2003- Luglio 2003
Direttore Responsabile: sr. M.Laura Rossi Zanetti