Il Seme – 27/2011

Quando i figli non sono mai troppi

MARCELLINA NGONGO-NDJILA
(Ngongo=sofferenza) (Ndjila=cammino,strada)
Era il giovedì santo dell’anno 2011, eravamo in chiesa a pregare e appena siamo uscite il guardiano del portone ci è venuto incontro con in braccio un “fagotto”, dicendoci: “due signori ben vestiti han trovato “questa” e han detto di portarla alle monache perché stava gridando abbandonata sulla strada e non sapevano cosa farne.”
Risultato: ci siamo trovate d’improvviso con un esserino bruttino bruttino da tanto piangere e senza nessuno al mondo. L’abbiamo subito chiamata “Marcellina”, in memoria di Marcellino pane e vino. Abbiamo vissuto qualche giorno di incubo proprio in onore del triduo sacro. L’esserino gridava e mangiava solamente e se si lasciava un secondo sola riviveva il dramma dell’abbandono e gli strilli squarciavano il cielo!
Abbiamo iniziato una propaganda di adozione, cercando tra suore, amici e conoscenti chi poteva ricevere questo “dono di Dio”. Una famiglia ha detto che sarebbe venuta a prenderla ma é mancata all’appuntamento, il giorno dopo un’altra famiglia che si è resa disponibile ad accogliere la bambina, è venuta e l’ha portata via ma con poco entusiasmo, così poco che alla sera aveva già rinunciato e l’ha riportata a Kikolo. Non sapevamo che cosa fare, eravamo mezze disperate pensando che questa bimba di sette mesi si stava affezionando a noi e poi avrebbe vissuto un altro trauma di separazione. Al terzo giorno finalmente è arrivata la famiglia giusta, né troppo povera come la prima, né troppo ricca come la seconda, ma una buona famiglia con 8 figli propri e 10 raccolti o perché orfani o perché abbandonati. Questa famiglia ha accolto la Marcellina e la tratta come l’ultima figlia ricevuta da Dio.
Come non commuoversi di fronte a tanta generosità?

n. 27/2011 – Luglio 2011
Direttore Responsabile: sr. M.Laura Rossi Zanetti