Il monastero al cuore, cercando Dio, ascoltandolo, studiando la sua Parola, formando, in un tempo che scorre senza essere contato, dei cuori che nessuno conosce alla saggezza che viene dai secoli e sarà consegnata ai secoli.
Come?
Non è la prima preoccupazione dei monaci. Dio provvederà a dare segni, dove con la sola preghiera, dove con la predicazione, dove con l’elemosina, dove con la testimonianza della lode e la proclamazione della Parola nella grande scuola della liturgia. Altrove farà fiorire scuole, centri di carità, centri di studio, attorno al monastero, con la collaborazione del popolo, per il popolo, col sostegno del popolo di Dio.
Così, o anche così, nei secoli ha preso forma quella cristianità che anche senza più essere conosciuta con questo nome ha reso belli i nostri paesi, ci ha regalato lavoratori appassionati e onesti, artisti innamorati del bello, uomini di cultura innamorati del vero, una umanità intenta a cercare ciò che vale e ad eliminare, lavoro sempre necessario, la spazzatura.
Cose d’altri tempi?
Non vorremmo. Aiutiamo i monasteri a vivere, a nascere, dove necessario a rifiorire. L’ Associazione Nostra Signora della Pace è nata per sostenere un coraggioso gruppo di donne che da più di 40 anni lavora per stabilire la presenza monastica in Angola; sostiene oggi anche un piccolo gruppo che lotta per nascere e per vivere in Siria, al cuore di una guerra crudele. Queste realtà provengono da una comunità italiana, il monastero di Valserena in Toscana, attorno al quale si sono radunati tanti amici. Da questi è nata l’Associazione Nuova Citeaux, per diffondere con una rivista, una Newsletter, delle pubblicazioni, questa vita e questa cultura monastica contemporanea.
Da 12 anni è nata anche la Fondazione Monasteri, per aiutare i Monasteri in Italia, realtà preziosissime, che non devono sparire travolte dalle difficoltà dei tempi.
I compiti sono enormi, le risorse sono poche.