Il Seme – 6/2004

La forza del seme

“Pregate incessantemente”.. (Tessalonicesi, 1-17)

Cos’è la preghiera?… Come si prega?…
Anzitutto diciamo cosa non è la preghiera. Non è una formula stabilita o una serie meccanica di parole ripetute per tradizione, abitudine, dovere. Pregare non è nemmeno “pensare a Dio”.
Pregare è la costante, umile invocazione del nome di Gesù con la mente spalancata e il grande respiro del cuore, nella consapevolezza della Sua Presenza reale. Invocazione di pietà e perdono, di speranza e fiducia.
La preghiera è la lampada che rischiara il cammino dell’anima verso il suo Creatore. Quando meditiamo e preghiamo, spazio e tempo si dilatano e possiamo intuire la lode, il ringraziamento di tutto il Creato. Possiamo capire il Verbo che si è fatto Carne per amore, possiamo ritrovare lo sguardo innocente, la gioia.
S.Simeone, un grande mistico della Chiesa Greca, raccomandava silenzio e solitudine nella preghiera, in ginocchio o seduti, a capo chino, gli occhi chiusi, concentrando il pensiero dalla mente al cuore senza farsi vincere dalla pesantezza, dalla pigrizia, dalla noia, dal rumore incessante dei pensieri, dalle rappresentazioni mentali.
Preghiera continua, perché Dio non si allontani mai da noi e venga meno la Sua Luce. Dio è il nostro sole, lasciamoci colpire dai suoi raggi.

n. 6/2004 – Luglio 2004
Direttore Responsabile: sr. M.Laura Rossi Zanetti